Set sail for those lands unknown

25 giugno 102 P.A. - terre dei liberi

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  1. -Gin
     
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    Il viaggio di Raelene non era mai finito, così come non era mai inziato del tutto. La vita della strega era sempre stata sul punto di cercare uno spunto per donarsi alla giusta causa, ma sembrava che il mondo non era ancora pronto ad accettarla, così si limitava a fare quello che faceva ogni giorno: viaggiare. Da una terra all' altra per trarne le culture diverse, le usanze e soprattutto per conoscere quelli che erano come lei, quelli che erano streghe o stregoni, imparando ogni giorno qualcosa di più. Ricordava chiaramente quando il suo addestratore e Anziano preferito la metteva in guardia dicendole "Quello che fà una buona strega, non è la magia..ma la saggezza con la quale essa va usata" ricordò mentre la sabbia le solleticava i piedi. Sentiva i granelli che passavano tra un dito e l' altro e sotto la pianta le fornivano un cuscinetto morbido, sopra cui camminare, ma anche affondare se non stava attenta a bilanciare il peso in maniera corretta. Quella mattina si era svegliata di buon ora e si era recata verso la spiaggia, che gli era stata indicata da un vecchio soldato, per provare qualche incantesimo, per allenarsi, ma anche rilassarsi al contempo e il silenzio, così come la brezza che costantemente soffiava investendo il leggero vestito azzurro pastello, della strega, la faceva sorride ad ogni passo. Indossava un corsetto con dei fiori ricamati sopra, i lacci e i decori erano bianchi. La gonna svolazzava leggera coprendole le gambe fino le ginocchia, lasciando aperto uno spacco sulla destra, così da essere avvantaggiata per i movimenti e nei combattimenti. Infine indossava una serie di anelli d' osso su ogni dito della mano sinistra. In vita aveva una cintura, alla quale era legata una scarsella con dentro delle pietre e delle erbe per determinati incantesimi - sul fianco sinistro - mentre a quello destro era avvolta una frusta. La mano destra era nuda e stringeva un bastone alto circa due metri che era praticamente la sua arma principale di combattimento, oltre che le serviva come modo per orientarsi. Lei era un tutt' uno con il suo bastone fin da quando aveva sette anni, aveva imparato a maneggiarlo e per il suo diciassettesimo compleanno Elijah gli aveva regalato questo, quello che ero stringeva nella mano. Era un bastone di betulla, ma che era stato imbevuto prima nel ferro e poi nell' argento, così da renderlo indistruttibile. L' ultimo alito di vento aveva portato con sé l' odore dei draghi, così Raelene aveva iniziato ad essere più prevenuta mentre camminava, inoltre sapeva come quella costa era fatta, da roccia e da sabbia, quindi il drago poteva essere ovunque..sia su scogli che su sabbia. Avanzò fino alla riva, i piedi si immersero nell' acqua e lei si chinò posando la mano sulla superficie salata. Arricciò le labbra e sorrise, avvertiva delle presenze nei paraggi. Fece toccare i due anelli quello del pollice e quello dell' anulare. Nella propria mente si aprii il mondo che aveva davanti: l' acqua increspata e un drago con una donna che nuotavano. La visione durò come un lampo, come uno squarcio nel buio. Infine si rimise diritta e il timore di aver solamente di fronte un drago sparii, visto che costui apparteneva ad un cavaliere. Tornò indietro e con la punta individuò un sasso, si mise seduta ed estrasse dalla scarsella un bastoncino di liquirizia che si portò tra le labbra. Non era una persone invadente, quindi si godeva solamente il rumore delle onde, senza pensare ad altro.
    Raelene Lynn Fairchild #
     
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