Cut the throat, drink the blood

Con il tempo, le Fazioni mutano, stringono patti segreti e incendiano le strade con i conflitti. Ma... cosa diavolo è successo?

Il mondo era in pace. La Sword's Hilt aveva i suoi problemi, certo, ma niente di grave. Una sola, piccola scintilla, però, avrebbe mandato tutto a monte. I capi dei Vigilanti di tutte le Fazioni lo sapevano: sarebbe successo qualcosa di lì a poco, perché era tutto troppo tranquillo. Qualcuno avrebbe trovato una scusa per accoltellare un altro, e sarebbe scoppiato il finimondo. Fu qualcosa di molto più futile. L'invidia del capo dei Vigilanti di Onore bruciò talmente tanto che dovette spegnerla nel miglior modo possibile: gettandoci sopra un po' di sangue.
Già da tempo si vociferava che il Capo di Indipendenza, L'Orso del Nord, se la spassasse con la seconda in carica di Giustizia, la Rossa. Tutti i Vigilanti a capo delle Fazioni sapevano che quella era una mossa scorretta: allearsi solo a causa di qualche sentimento era decisamente sconveniente. E siccome il moro di Onore non aveva ricevuto buone parole in risposta alle sue sollecitazioni, aveva ordinato ai suoi uomini di attaccare. Onore si era fiondata contro Indipendenza, coinvolgendo anche qualche militare. Cominciarono ad intravedersi spie, veleni, Stregoni, e pugnali imbevuti di strani intrugli. Si stava scatenando una guerra fredda.

Scatenare una guerra per futili motivi. Forse non era quello che il capo dei Vigilanti di Onore aveva in mente. Il Moro aveva pensato ad un piccolo combattimento e forse ad un'esecuzione, nulla più. Invece aveva coinvolto l'Esercito -per la precisione l'avamposto di Onore, appunto- e la situazione si era ingrandita. La Fazione dell'Onore aveva attaccato Indipendenza con tutti i suoi mezzi, trovandosi però davanti anche Giustizia. Il patto silenzioso scaturito dai Vigilanti si era propagato fino ai militari, che avevano accettato di sostenere l'ex Scozia. Per questo Onore, indignata, si era vista costretta a chiedere aiuto a Libertà, quasi minacciandola. Le alte cariche della Fazione neutra per eccellenza avevano discusso due giorni e tre notti sul fatto, ma la paura degli Stregoni di Onore era troppo forte per essere ignorata. Libertà aveva quindi offerto alloggio e ripari sicuri agli sfollati di Onore, ed in più anche un buon numero di combattenti.

La situazione non è per niente buona. Uccisioni, stupri, razzie di terreni, espropriazioni di abitazioni e quant'altro. La Sword's Hilt è in guerra e nessun posto è sicuro. C'è chi si astiene dal conflitto e fugge, chi agisce nell'ombra e chi attacca allo scoperto. Militari combattuti, Stregoni armati, Vigilanti impazziti. Nulla è certo. Ad ogni angolo potrebbe esserci la morte, in attesa che qualcuno perisca ai suoi piedi.
Inutile dire che i mercenari sono contenti della quantità di lavoro che hanno tra le mani: i nobili tentano di ammazzarsi in qualsiasi modo, anche pagando degli sconosciuti. L'Aeronautica è impegnata a fare ronde, a riconquistare terreni, mentre i militari tentano di operare al meglio possibile, nonostante qualcuno si opponga: è difficile attaccare la Fazione dove si è nati, o cresciuti, o dove la propria moglie alloggia. Ottengono punizioni corporali perlopiù, ed alla fine sono costretti a fuggire o ad agire. I Vigilanti non hanno un attimo di sosta dal combattimento, tanto che i più periscono per sfinimento e non per mancanza di abilità.
Ci sono svariati punti sparsi per la Sword's Hilt dove popolani -o nobili dall'animo buono- si offrono di curare i feriti, i cosiddetti "campi di cura". Sono comunque capannoni abusivi, per cui se vengono scovati andranno probabilmente incontro alla morte, in quanto agiscono in nome di traditori (invisibili ed inesistenti, ma si sa, la legge è così).

L'atmosfera è tesa, il cielo è rosso sangue, e la Sword's Hilt non sembra più quella di una volta. L'Isola dei Dragh? Un paradiso... raggiungibile?